Come si scatta una foto fatta bene?

E se non ho una reflex? 😱

Viviamo in un’epoca che si basa quasi esclusivamente su concetti astrusi, tipo l’estetica (non quella classica che si studia a scuola) e il body shaming. 
Vuoi che le foto che posti online non siano quantomeno fondamentali per attirare i lettori al sito che ti sei costruito con tanta fatica? Conosciamo tutti la risposta a questa bastardissima domanda.

Va detto che lo scopo delle foto, almeno per come si sviluppa il mio pensiero nell’ambito dei beautyblog, non sarebbe (usiamo il condizionale, okay) solo quello di abbellire i contenuti del sito, ma anche di aiutare a visualizzare ciò che è stato scritto.

Se parlassi due ore di un rossetto rosso, descrivendolo nei minimi particolari per rendere l’idea, farei sicuramente concorrenza allo zio Martin, ma vi avrei aiutati a capire effettivamente sto rossetto com’è? No.

E siccome, purtroppo, non ci troviamo in un mondo fantastico pieno di Jon Snow, di Momoa e di Witcher dove immaginare certe cose non è affatto difficile, la foto del prodotto e dello swatch è d’obbligo. Penso di poter dire che siamo tutti d’accordo. 

Ma se uno, come succede a me, non avesse quelli che oggi sono considerati i mezzi migliori e più adatti a scattare foto professionali degne di questo nome? Come si fa?

Abbiamo in mano uno strumento potentissimo, una cosa che tutti utilizziamo più o meno bene e che influenza le nostre vite – alcune addirittura le lobotomizza. 
Il cellulare.
Signore e signori, vi presento lo smartphone. Lo uso ormai da anni al posto della mia vecchia Olympus e-400, non perché non sia un’ottima macchina, poraccia, ma semplicemente perché il vantaggio principale del telefono è che è rapido. Immediato.

Il mio è un iPhone 6S Plus, ma i nuovi modelli non hanno nulla da invidiare alle macchine fotografiche basic che si trovano in giro oggi. 
Consiglio l’utilizzo di un piccolo treppiede per riprese o foto ravvicinate.

Con dei piccoli accorgimenti è possibile potenziare anche un telefono vecchiotto e malconcio – ma non aspettatevi i miracoli, eh. Secondo voi perché non ho mai buttato il MacBook Pro di fine 2010? Perché è un’ottima macchina, se trattata bene e restaurata di tanto in tanto. 
Tenendo conto del fatto che Instagram abbassa la risoluzione delle foto, penso di poter dire che le mie sono evidentemente inferiori a quelle dei pro e a quelle di alcuni colleghi, ma sono anche decisamente migliori rispetto a tante porcate che vedo sul web. 

Strumenti per la post-produzione:

 

Scattate le nostre belle foto, bisogna capire se è il caso di fare editing, cioè modificarle, prima che vengano viste da qualsiasi parte del mondo. Vanno rese un minimo accettabili per i canoni di oggi.
È necessario? No, io me ne frego nel 90% dei casi e infatti ne subisco le conseguenze. 
Ma siccome sono qui a spiegare cose, vi svelo i trucchi del mestiere (altrui).

Avrete capito dal mio discorso che non sono un’amante delle foto che si vedono su Instagram. Esteticamente parlando appagano l’occhio, ma le trovo troppo finte.
Ormai ritoccano qualsiasi cosa, anche a livello microscopico. 
Io sono una fan della luce naturale e dell’eliminazione, anche parziale a volte, delle discromie della pelle, dei difetti come qualche pelo che sbuca… cose piccole, insomma, che non vanno a influire sul prodotto (nel mio caso, non influiscono su colore, saturazione, ecc.)

Gli smanettoni e i professionisti sono campioni olimpionici di Photoshop. Quello ti permette di ritoccare anche i peli del naso senza che nessuno se ne renda conto, se lo sai usare. 
Un’ottima alternativa per noi poveri babbani è Pixelmator, che ha un sacco di opzioni e costa decisamente meno, in confronto. 

Io mi semplifico la vita ancora di più grazie a servizi online e app.

PicMonkey è una piattaforma che utilizzo da anni con grande soddisfazione. Da anni sono anche loro abbonata, per poter sfruttare le funzionalità premium, e devo dire che non me ne pento affatto. 
È possibile creare collage in poco tempo, ridimensionare le foto a piacimento, correggere piccoli difetti, aggiungere scritte, usare o creare template di vario genere, e ci sono anche gruppi di elementi suddivisi per tematiche (che ne so, la roba natalizia, quella horror, quella per le feste…)
In molti usano PicMonkey per creare lavori di grafica, locandine, elementi social, e ottengono risultati davvero ottimi. 
Esiste anche l’app per dispositivi mobili, ma è da migliorare e vanno integrate alcune funzioni.

L’app che uso più di frequente, sia per “lavoro” che per diletto, è sicuramente Procreate. Disponibile solo su dispositivi iOS, consente di creare qualsiasi cosa vi venga in mente, da semplici illustrazioni come questa qui sotto, a cover per i social, miniature per i video YT, eccetera.

Vi siete mai accorti di quanti brand usano app come questa per creare punti luce nelle foto-swatch di gloss e rossetti?

Per aggiungere testi alle immagini consiglio Over, un’app versatile e completa nel suo genere. È possibile importare font personalizzati (come quelli di Star Wars, per dire) e con la sottoscrizione dell’abbonamento ovviamente si ottengono funzioni premium. Ormai chiunque crei un’app mette roba a pagamento, ma la cosa bella è che non è obbligatorio pagare per quello che serve a me! Yay. 🥳

FaceTune rientra forse nel gruppo di app più note e usate, anche dai VIP, perché consente ritocchi e alterazioni delle immagini in modo molto semplice e rapido. Occhio a non esagerare perché anche l’occhio meno esperto potrebbe sgamarvi.

Image Size torna utile per un resize veloce e indolore delle foto, senza incidere troppo sulla qualità. Per eliminare la pubblicità, un po’ fastidiosa, tocca pagare.

Potrei fare un elenco infinito, ma mi fermo qui.


Un paragrafo a parte meritano i siti cosiddetti royalty free, cioè che mettono a disposizione una serie di foto utilizzabili senza cadere nella trappola del copyright.
Le foto ospitate sono scaricabili senza problemi, possono essere usate anche a scopi commerciali oltre che privati, e non sono obbligatori i credits (sarebbe buona cosa inserirli, ma ammetto di dimenticarmene anche io).
Alcuni esempi noti sono: PexelsStockSnap.ioPixaBayReshotFoodiesFeed (le foto del cibo servono sempre a qualcosa) e Unsplash, il mio preferito.

Con ciò concludo la mia carrellata di mai più senza della categoria “foto e come scattarle”.
Spero che i miei consigli possano essere utili anche a qualcuno di voi!