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Anastasia Beverly Hills – Amrezy Highlighter e #illuminanza
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ANASTASIA BEVERLY HILLS

Anastasia Beverly Hills – Amrezy Highlighter e #illuminanza

Mesi fa credevo di esserne uscita, credevo che un illuminante fosse per la vita, che meno è meglio. E invece niente, ci ricasco ogni volta con mani e piedi, peggio che con la Nutella.

abh amrezy highlighter brush

Ovviamente credevo di essere uscita anche dalla fase “Edizione Limitata”, ma no. Per niente proprio.
Questo acquisto risale a un sacco di tempo fa, quando ancora mi auto convincevo di non volere l’ennesimo coso nella mia collezione di cose.
Ho desistito e resistito, dandomi un sacco di validissime motivazioni. Poi ho cominciato a guardare recensioni su YouTube ed è stata la fine.

Che avrà mai di tanto speciale?

Innanzitutto, come vedete dal packaging, è stato realizzato in collaborazione con Amrezy.
“E chi è questa?”, direte voi. Boh, dico io, è una famosa per essere famosa (cit.) che anni fa collaborò sempre con Anastasia per una delle prime palette, se non addirittura la prima in assoluto.

Un’altra cosa che lo caratterizza e non mi pare di ritrovare su altri pack, è che è pieno di stelline inutili. Perché? Simboleggiano il potere dell’#illuminanza? Sono legate alla figura della suddetta signorina?
A me fanno venire in mente i rossetti Colourpop. Ops.
Tutto molto bello, ma alla fine chissenefrega, andiamo avanti con le cose importanti.
Sul retro troviamo informazioni che 2 persone su 10 leggono normalmente. Una delle 2 sono io, perché di solito controllo se le foto vengono bene.
Ma noi non siamo persone superficiali, ci interessa il contenuto.
Pack con chiusura a scatto, bello solido. Verremo abbagliate da uno specchio sufficientemente grande, che torna sempre utile.
Dalla parte opposta, una cialda enorme, dorata ma non troppo, ondulata come le dune del deserto… o di una bellissima spiaggia dei Caraibi.

abh amrezy highlighter open

È uno degli illuminanti (dorati-champagne) più belli che ho. Va bene come recensione?
Scherzo, adesso ve ne parlo.
Il colore è brillante, privo di glitter di qualsiasi tipo, dalla texture un po’ strana. Prelevato col dito non è morbido come i Super Shock di Colourpop, né così setoso come il Diamond Bomb di Fenty. A volte mi sembra quasi di non raccogliere abbastanza prodotto, anche con l’aiuto di un pennello, ma è talmente pigmentato e scrivente che ne basta davvero poco (alla volta).
Consiglio: il pennello della collezione Denude firmata Nabla è per-fet-to per tutte le tipologie di illuminante in polvere create fino ad oggi. Mi rende semplice l’applicazione anche di quelli più merdosi e complicati, non fa la classica strisciata non sfumata, prende la giusta quantità di prodotto, consente di modularlo… Continuo?

E va bene.
Lo definirei un oro dal sottotono piuttosto neutro, soprattutto se paragonato ad altri. Trophy Wife di Fenty è decisamente più giallo, come pure il mio amatissimo Kiko (il link ve lo aggiungo appena ho riesumato il post), ormai fuori produzione da una vita.
Credo si adatti tranquillamente a tantissimi incarnati, chiari, medi e scuri. E come sempre si rivela un prodotto multitasking che a me piace usare anche sugli occhi e sulle labbra.
Lo spray fissante lo intensifica moltissimo, stile Oro di Riace.

Nella foto qui sopra lo vedete sia sfumato che ripassato un paio di volte col ditino. Niente primer e luce naturale.
Non credo si trovi ancora in giro, ma sappiate che il prezzo è di 29€ per 9 grammi. Pensavo di organizzare un post comparativo, tipo: “Ne resterà uno solo”, ma non è Highlander. Vi interessa?

Nel frattempo, rileggiamoci nei prossimi post.

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